Dalla parte delle ragazze e dei ragazzi

Autore: Franco Taverna

25 Mag 2022 - Articoli (, , , , )

Dalla parte delle ragazze e dei ragazzi

Franco Taverna, presidente di Semi di Melo – Convegno 21 maggio 2022, organizzato dall’Associazione Valdarnese di Solidarietà.


“Dalla parte delle ragazze e dei ragazzi” è un articolo di Franco Taverna, presidente dell’Associazione Semi di Melo, pubblicato per il giornale dell’Associazione Valdarnese di Solidarietà. Il convegno, organizzato in occasione dei 40 anni di quest’ultima, il 21 maggio scorso, è stata un’occasione preziosa, non solo per festeggiare l’importante traguardo, ma anche per discutere insieme sul presente e sul futuro dei giovani del territorio. Taverna, infatti, ha presentato il “Progetto Selfie” e, in particolare, i risultati dell’indagine scientifica che ha coinvolto 3.257 ragazze e ragazzi delle scuole del Valdarno aretino e fiorentino.


Dalla parte delle ragazze e dei ragazzi

La scuola è l’ambiente nel quale i preadolescenti e gli adolescenti normalmente passano la maggior parte del loro tempo e, per quanto possa essere banale, questo è un dato che conta. Certo non ha tutte le responsabilità nelle scelte, belle o brutte, delle ragazze e dei ragazzi, perché più si cresce e più è importante la cerchia delle amicizie e, in posizione a volte ambigua, resta sempre la famiglia e restano le responsabilità dell’ambiente in cui si vive.

Ma indubbiamente il tempo-scuola con tutte le sue dinamiche, non solo con gli apprendimenti, con le relazioni costruite nel momento più delicato della maturazione, ha un potenziale straordinario nell’orientamento verso la vita dei piccoli uomini e delle piccole donne. Come utilizza oggi la scuola questo potenziale? Chiaro che dovremmo porre questa domanda anche ad altre “istituzioni” ma fermiamoci per un momento qui.

Una scuola diversa, fatta di persone

La scuola ha oggi estremo bisogno di immaginazione, visione, teoria. “Teoria”, sì, ma nel senso originario del termine che era “contemplazione” o, come alcuni scandiscono meglio, “Contempl-Azione”, sguardo ed esperienza. Io penso che certe parti della nostra istituzione scolastica siano morte, per esempio la vecchia scuola media inferiore. Ha ancora senso questo ibrido italiano?

Di questo triennio scolastico, girandomi intorno, vedo poche “strutture” che si salvano, sembra più un campo bombardato come a Mariupol. Ecco, allora, immagino che la scuola possa rinascere da queste macerie partendo dagli elementi vitali (che ci sono!) e che sono prima di tutto i ragazzi; e poi, nelle giuste dosi, dalle famiglie e dagli insegnanti motivati.

La scuola che immagino è fatta di persone prima che di edifici, oggetti, programmi, banchi, voti…

Un presupposto fondamentale per un buon apprendimento è la buona relazione tra docente e studente.
Giovannino impara bene la matematica quando sa che dall’altra parte c’è chi lo sa comprendere e che si aspetta da lui quanto di meglio può esprimere. C’è una rete di realtà italiane di cui anche noi facciamo parte che si occupano di dispersione e disagio scolastico, disagio che nasce spesso tra le mura delle scuole. Abbiamo pensato di chiamare questa rete: “COME STAI?” perché è una domanda che molto raramente un insegnante pone ad un ragazzo che ha di fronte, anche quando sarebbe urgente, anche quando non se ne dovrebbe poter fare a meno, quando vedi che quel giorno proprio non gira…

Tante ma tante volte servirebbe mettersi dalla parte dei ragazzi, ascoltarli, anche senza parole, in silenzio.

Conclusioni

Credo che il principale ingrediente che consente di mettersi dalla parte dei ragazzi sia la passione. Parte tutto da qui.
Questa, in modo naturale e potente, ti fa vibrare allo stesso ritmo, ti fa cogliere le sfumature dello sguardo, ti fa cantare e piangere… se la lasci libera!

In questo tempo di crisi, ancora dentro al Covid e con addosso la paura della guerra, ad una ipotetica riforma della scuola metterei perciò al primo punto un articolo che in qualche modo possa reclutare adulti insegnati e adulti educatori, o insegnanti che sappiano coniugare la funzione docente con la funzione educativa. Poi negli altri articoli si può discutere di carriere docenti e di organizzazione dei cicli e degli spazi interni ed esterni alla scuola!


Franco Taverna – Semi di Melo