Infanzia e adolescenza: quali diritti per bambini e ragazzi?
Autore: Redazione
20 Nov 2021 - Articoli (adolescenza, attualità, cultura, futuro, preadolescenza)
Come ogni anno, il 20 novembre, si celebra la Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Un’occasione per ribadire l’urgenza di un impegno costante nella tutela dei minori.
La Convenzione sui diritti dell’infanzia, composta da 54 articoli, è stata approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il documento riconosce che bambini, bambine e adolescenti sono titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali, economici. Grazie alla sua adozione e ratifica, quasi tutti i bambini del mondo sono protetti. Abbiamo scritto “quasi” perché, purtroppo, c’è ancora tanto da fare in termini di discriminazioni e disuguaglianze.
Infanzia e adolescenza sono fasi della vita preziose e delicate: ci sono ancora troppi Paesi in cui il rispetto dei diritti umani è difficile da raggiungere: proprio in questi contesti è necessario intervenire senza sosta.
Infanzia e adolescenza in aree disagiate
Pensiamo sia giusto fornire qualche informazione concreta e riportiamo alcuni dati evidenziati da Save the Children:
[…] Nel mondo, più di 400 milioni di bambine e bambini vivono in aree di conflitto, tra i 10 e i 16 milioni di minori rischiano di non poter tornare a scuola perché costretti a lavorare o a sposarsi, mentre ogni anno più di 22.000 bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci.
fonte: Save the Children
In Italia la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi, senza dubbio.
Tuttavia, ci sono molti problemi anche sui nostri territori, legati specialmente alla povertà educativa.
Ascolto e progetti di ricerca-azione
Noi di Semi di Melo e, in particolare, le nostre realtà fondatrici (Fondazione Exodus e Casa del Giovane), cerchiamo di fare la nostra parte per trasmettere valori positivi e indagare la realtà con progetti di ricerca che diano voce ai ragazzi, rendendoli protagonisti. In fondo, l’errore principale che si compie è proprio quello di togliere parola e libertà di pensiero ai più piccoli, che invece avrebbero molto da dire. L’ascolto è parte integrante dei percorsi che proponiamo: viviamo a diretto contatto con gli adolescenti, lavoriamo sul campo e ogni indagine rappresenta l’origine di azioni partecipative con cui migliorare le cose.
I dati che raccogliamo non rimangono sulla carta, ma diventano cambiamento tangibile. Crediamo nel dialogo, nel confronto, nella cooperazione. Soprattutto, riteniamo imprescindibile l’ascolto delle opinioni del minore, uno dei quattro principi fondamentali della “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”:
Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
fonte: UNICEF Italia