“Ciao io sono Jo”
Sommario
Un gruppo di realtà del Terzo settore che da anni lavora con i minori lancia il nuovo progetto editoriale “Jo Semi di Melo”.
Non si tratta solo di dare voce agli adolescenti, ma di un vero impegno ad ascoltare quello che hanno da dirci.
Chi è Jo?
“Ciao io sono Jo, sono un adolescente e frequento la scuola.
Ho amici e amiche che come me sono adolescenti e insieme vogliamo far sentire la nostra voce.
Che ne sapete dei ragazzi e delle ragazze di oggi?
Ci guardate, troppo spesso ci giudicate, ci vorreste perfettamente calzanti nella vostra idea di perfezione.
Ci volete vivi e pimpanti, ma perfettamente calzanti nella vostra idea di perfezione.
Ci volete sempre in movimento, ma solo nella griglia che saldamente ci avete costruito.
Ci volete performanti, precisi e senza sbavature.
A allora ancora ci osservate ma la questione vera è: ci riconoscete?”
Com’è nato il progetto Jo Semi di Melo
Adulti, scuola, genitori, insegnanti, educatori, il progetto “Jo Semi di Melo” è nato per rispondere a una domanda.
Non “chi sono gli adolescenti di oggi” ma “noi li guardiamo per davvero?”.
L’iniziativa è nata da un gruppo di realtà del Terzo settore che si occupano di adolescenza (Fondazione Exodus di don Mazzi, Hermete Cooperativa Sociale Onlus, Casa del Giovane di Pavia, Consorzio Ex.it, Educatori senza frontiere Onlus, Cooperativa sociale Etnos, Fondazione Exodus Cassino, associazione Juppiter)
con l’obiettivo di far parlare loro, i ragazzi e le ragazze che tutti i giorni incontrano sui loro territori e chiedergli “come stai?”, “cosa ti piace?”, “di cosa hai bisogno?”, “io cosa posso fare per te?”.
Consapevoli che l’unico modo per conoscere gli adolescenti di oggi è quello di mettersi in ascolto della loro voce. «Quando abbiamo pensato a questa iniziativa», racconta Franco Taverna, educatore e responsabile area adolescenza della Fondazione Exodus di don Mazzi, tra le realtà che hanno promosso il progetto, «abbiamo immaginato i ragazzi e le ragazze così come li conosciamo noi.
Jo, per esempio, come tanti e tante, non è del tutto soddisfatto di alcuni suoi professori, suona la tastiera con un gruppetto di amici ed è sempre alla ricerca di un posto per ritrovarsi con loro, senza la necessità di fare, di produrre qualcosa o di apprendere, ma semplicemente per il gusto di stare insieme, per condividere il tempo con le sue fatiche e le sue speranze.
È infastidito delle etichette che vengono messe sulla sua fronte,
è curioso, uno che non si accontenta degli slogan e delle frasi fatte».
L’adolescenza non è un problema
L’obiettivo delle realtà che si sono messe insieme e che di volta in volta cureranno queste pagine con i loro racconti dal campo è far capire che «Jo», continua Taverna, «è tante cose insieme.
È la voce degli adolescenti, è la voglia di uscire dalla rappresentazione dell’adolescente come un problema, è la scommessa per una comunicazione diversa, è una vetrina di esperienze positive, è una provocazione al mondo degli adulti, scuole, famiglie, istituzioni.
Jo è un giovane che viaggia alla ricerca di semi positivi in giro per l’Italia.
Quando ne trova uno lo racconta alla sua maniera: a volte sottovoce a volte urlando.
Con il desiderio di mostrare la faccia vera delle ragazze e dei ragazzi, i loro sogni, le loro esigenze e anche le loro preoccupazioni, cercando di scuotere un mondo di adulti sempre più rassegnato e pieno di paure.
Jo raccoglie semi di vita vera e coltiva semi di futuro».
JO
Guarda i Progetti di JO Semi di Melo.
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