Un viaggio meraviglioso: il rapporto tra genitori e figli

Autore: Redazione

26 Nov 2021 - Articoli (, , , , )

Un viaggio meraviglioso: il rapporto tra genitori e figli

Un percorso in continua evoluzione: potremmo definire così il rapporto tra genitori e figli. Un viaggio avventuroso all’insegna della scoperta, della sperimentazione. Un’occasione d’incontro e scontro tra due generazioni che, nonostante le difficoltà, cercano di comunicare e volersi bene.

Durante l’adolescenza le emozioni si moltiplicano, così come i conflitti, ma gestire conversazioni difficili in modo costruttivo può aiutare ad affrontare un problema o metabolizzare un cambiamento senza rancori inutili. In che modo? Semplice: mettendosi nei panni dell’altro. Ragazzi e ragazze, quando urlano “tu non puoi capire!” dimenticano che anche mamma e papà sono stati degli adolescenti; ugualmente, entrambi i genitori sembrano incapaci di ricordare le sensazioni di disorientamento provate all’età di 12-13 anni o la voglia d’indipendenza tipica dei 15-17, così per fornire degli esempi.

Rapporto tra genitori e figli: alla ricerca della comprensione reciproca

Da ciascuna parte, in fondo, si chiede la stessa cosa: più ascolto, più dialogo, più disponibilità.
Lo scenario, a volte, sembra tragico, tra porte che sbattono, cuscini che volano, pranzi e cene lasciate a metà. Tuttavia, a ben pensarci, si tratta di attori poco abili a interagire davvero, concentrati su se stessi, sulle proprie esigenze, ciechi di fronte alle richieste dell’altro/a. Basterebbe guardarsi meglio negli occhi, ma forse è un’opzione troppo romantica…

L’alternativa? Dovremmo immaginare la famiglia come una miniatura della società odierna: ci lamentiamo perché oggi non funziona più nulla, perché non c’è più gentilezza, attenzione, cura. Ecco, sapere che tutto parte da noi ci responsabilizzerebbe maggiormente. Ogni persona, con il suo comportamento, crea la comunità: all’esterno e, soprattutto, in casa propria. Spiegarlo ai ragazzi, oltre che tenerlo in mente in quanto adulti, sarebbe un bel passo avanti verso un mondo più giusto, basato sulla comprensione reciproca.

Trovare un terreno comune

Durante un viaggio, si sa, capita di trovarsi in disaccordo sulla meta da raggiungere, sui monumenti da visitare, sui luoghi in cui alloggiare. Un gruppo in cammino è una splendida unione di punti di vista: c’è chi corre, chi rallenta, chi vorrebbe sedersi ogni 2 minuti. Per dialogare con successo bisogna accogliere le singole esigenze, senza cerca di imporre le proprie. Questo è il segreto per ottenere accordi nel disaccordo: confrontarsi a partire da un punto che ci lega, non dalla causa che ci divide.

Un buon rapporto tra genitori e figli evita il binomio “io ho ragione/tu hai torto”: piuttosto, è aperto e non giudicante, sa comprendere e abbracciare “l’umiltà dell’incertezza”, la possibilità di sbagliare.

Illustra molto bene questo concetto Julia Dhar, esperta nell’arte del dibattito e speaker, nel suo TED Talk “Come non essere d’accordo in modo produttivo e trovare un terreno comune”.