Adolescenti nella dimensione social

Autore: Redazione

31 Mar 2025 - Articoli, News (, )

Adolescenti nella dimensione social

Il prossimo 11 Aprile – dalle 9.00 alle 13.00, presso l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Cesare Pesenti (via Ozanam 17, Bergamo), è in programma il convegno “Adolescenti nella dimensione social” organizzato dall’Associazione Semi di Melo, dalla Fondazione Exodus di don Mazzi, la Comunità Casa del Giovane di Pavia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore 

Ci sarà la voce degli esperti, quella degli educatori e delle educatrici e soprattutto quella dei ragazzi e delle ragazze adolescenti. Tra gli ospiti don Antonio Mazzi, presidente di Fondazione Exodus; Emanuele Monti, presidente IX Commissione permanente – sostenibilità sociale, casa e famiglia Regione Lombardia; Veronica Migani, preside Ipia Pesenti. «Due sono le motivazioni che ci hanno spinto a promuovere questo convegno», spiega Franco Taverna, presidente dell’Associazione Semi di Melo. «La prima è quella di presentare per la prima volta e con una base dati molto consistente, una ricerca su serie storiche di ragazzi e ragazze in rapporto ai loro stili di vita. I dati sono ricavati dal progetto Selfie che a partire dal 2015 ha coinvolto circa 100mila studenti di oltre 450 Istituti scolastici in diversi territori della Penisola». 

Al convegno infatti saranno presentate per la prima volta le traiettorie di cambiamento di 38mila studenti delle scuole superiori della Lombardia, prima del Covid, durante il Covid e dopo il Covid, prendendo in considerazione alcuni aspetti, come per esempio l’uso degli smartphone, le attività e i luoghi preferiti, il rapporto con il denaro, i comportamenti disfunzionali, il bullismo e le relazioni tra pari. Il rapporto con gli adulti.

«La seconda motivazione», continua Taverna, «è molto più circoscritta perché vorremmo confrontarci con esperti e studenti davanti alla domanda sull’uso dei cellulari e dei social: a quale età è opportuno consentirne l’uso o l’accesso? Questa domanda è oggetto di molte discussioni sia a livello accademico che nelle singole famiglie ed è anche spunto per diverse proposte di legge che hanno interessato già molti Paesi e da ultimo anche l’Italia».

Il connubio tra adolescenti e social oggi viene spesso demonizzato. Ma  c’è una via di mezzo, quale potrebbe essere l’approccio giusto? Qual è il ruolo che può ricoprire l’educatore? Durante la mattina si proverà a rispondere anche a queste domande. «Dal nostro punto di vista l’educazione ha un ruolo determinante. I due atteggiamenti opposti, quello del divieto e della totale libertà, sono da filtrare caso per caso, momento per momento per ciascuno degli adolescenti nelle diverse situazioni di vita e proprio con un approccio di tipo educativo basato su una attenta osservazione e su una relazione personale».