Droga, Simone Feder: «Io dico andiamo a riprenderci i ragazzi»
Autore: Redazione
7 Mag 2024 - Articoli (adolescenza, giovani, tossicodipendenza)
Il numero di VITA magazine di aprile si chiama “Droga, apriamo gli occhi“. Come si spiega l’impennata dei consumi di sostanze, in particolare da parte dei giovani (+10% solo nell’ultimo anno)? Come intervenire a livello sociale e familiare? Tra le voci anche quella di Simone Feder, psicologo, coordinatore dell’Area Giovani e dipendenze della Casa del Giovane di Pavia.
«Il sistema dei servizi non funziona più, oggi il disagio è troppo sfacciato, non ci sono più le code agli ingressi delle comunità, i ragazzi dobbiamo andare a prenderceli in luoghi come questo», dice Feder. Dylan ha 22 anni, è l’ultimo dei sopravvissuti che Feder è riuscito a portare alla Casa del Giovane. Ci sono voluti quattro anni. In tutto fanno 208 mercoledì. Come convincerli? Porsi le domande giuste è cruciale. «Come possiamo capire il disagio se non stringiamo le loro mani, se non li abbracciamo, se non entriamo nel loro “tagli”, se non impariamo i loro nomi? Possiamo anche andare lì e dirgli che devono cambiare, che devono aprirsi. Ma così non funziona. Se vogliamo avere una speranza dobbiamo trovare il modo di fare capire loro che noi ci siamo, li ascoltiamo, gli vogliamo bene».
Chi si droga oggi? «Le sostanze non sono mai state così democratiche, il disagio non è un problema dei poveri», risponde Feder, «ormai sono dappertutto e sono sempre di più i farmaci ad essere usati come droghe. E poi si spaccia perfino dentro le scuole, intendo le scuole medie, dove a vendere sono ragazzini di 12 anni. In più la droga costa sempre meno, solo per fare un esempio si trova eroina a 15 euro al grammo».
Si può leggere l’intervista completa di Feder a questo link