Violenza e giovani, se continuiamo a guardare il dito e non la luna, non andremo lontano
Autore: Anna Polgatti
11 Set 2023 - Articoli, News (adolescenza, attualità, dipendenze, educazione, preadolescenza, relazioni, riflessioni)
Le violenze di Palermo così come quelle del Parco Verde di Caivano. Minorenni o appena maggiorenni che stuprano minorenni come loro. La violenza di genere che dilaga e un decreto, informalmente conosciuto come “Decreto Caivano” che inasprisce le pene.
Mi sembra che l’intenzione sia quella di soffocare, di punire. Soffocare nel senso che si continua a guardare il dito ma non la luna. Cambiamo prospettiva e iniziamo a guardare davvero gli adolescenti. La violenza è certamente un problema. Ma la violenza nasce dalla mancanza di qualcosa, da un vuoto. E noi è a quelle mancanza che dobbiamo guardare. Rispondere alle violenza “con la violenza”, non risolve il problema a monte. Forse “tappa un buco”, ma lo fa solo temporaneamente.
Faccio questa metafora: se io semino, e quei semi sparsi nel terreno generano erbacce, non mi basterà strappare quelle erbacce. Sono i semi che devo cambiare. Questo per dire che non si possono improntare i problemi e le questioni giovanili, che oggi sono gravi e più prioritarie che mai, solo inasprendo le pene, quindi solo strappando via le erbacce.
Le questioni giovanili, la risoluzione delle questioni giovanili va improntata su interventi in educazione. Ma per farlo servono più insegnanti formati, più educatori, più fondi alle scuole, più progettualità lunghe che poi diventano sistema. Perché questo accada è necessario un pensiero di regia a livello statale, pensiero che oggi manca del tutto.
L’obiettivo non deve essere “rinchiudo il problema”, l’obiettivo deve essere: affronto il problema. Siamo davanti a ragazzi che non hanno spazi per loro, siamo davanti ad una mancanza di persone che vogliono diventare educatori ed educatrici, quasi come se fosse un lavoro di serie b. E infatti, tra le tante cose che mancano, manca anche una cultura che valorizzi questa professione.
Anna Polgatti, coordinatrice della comunità di recupero per giovanissimi poli-tossicodipendenti della Casa del Giovane di Pavia.