Informazione costruttiva: conoscere, capire, prevenire
Autore: Redazione
6 Ago 2021 - Articoli (attualità, buoni esempi, cultura, educazione, scuola)
L’informazione costruttiva aiuta a sviluppare il pensiero critico, a ragionare con calma, senza accontentarsi delle apparenze o delle supposizioni. Insegna a verificare, a cercare risposte chiare, basate su fatti concreti. Siamo bombardati dalle notizie, dagli aggiornamenti minuto per minuto, online e offline. C’è sempre qualche servizio speciale, dossier o edizione straordinaria.
Il sovraccarico informativo in cui siamo immersi, nostro malgrado, ci rende spesso fruitori passivi, privi di curiosità e voglia di saperne di più. Il rischio immediato che corriamo, spulciando in fretta i vari contenuti via smartphone, è quello di essere attratti dalle cosiddette “fake news”, che hanno l’obiettivo di confondere, ingannare, manipolare o screditare.
I social network, purtroppo, grazie alla possibilità di condividere gli articoli, amplificano il potere distruttivo di una fake news, soprattutto quando si ha la pessima abitudine di leggere solo il titolo (ideato appositamente per catturare l’attenzione) e non tutto il testo.
Una prima arma di difesa, in tal senso, sarebbe quella di evitare la consultazione distratta o, al contrario, compulsiva. Prima di condividere un contenuto è fondamentale chiedersi: ciò che voglio pubblicare è utile? Può offendere qualcuno o essere lesivo? Ho verificato la fonte? La notizia è abbastanza approfondita?
Informazione costruttiva per la crescita comune
Un’informazione costruttiva deve offrire spunti operativi, punti di vista rispettosi, positivi e propositivi, orientati alla crescita comune. Giornalisti, comunicatori, educatori, hanno il compito di analizzare i problemi per creare soluzioni, aprire strade, contestualizzare la complessità con il contributo di tutti.
Potremmo anche parlare, quindi, di “informazione costruttiva e partecipativa”.
Trovare alternative, opportunità, nuove visioni, è un approccio che piace molto agli adolescenti: non a caso, le scuole sono piuttosto solerti nel promuovere progetti di giornalismo costruttivo e laboratori di cittadinanza attiva.
I ragazzi collaborano volentieri tra loro, e con gli insegnanti, quando si sentono ascoltati e hanno modo di poter fare qualcosa di concreto. Realizzare un magazine di classe, per esempio, permette di potenziare responsabilità e consapevolezza sui bisogni comuni, individuare possibili risposte e sviluppare strategie risolutive.
L’intervista, in particolare, è uno degli strumenti conoscitivi più preziosi, attiva ponti tra le generazioni, amplia gli orizzonti.
Gli adolescenti sono proiettati nel futuro: aiutarli a conoscere e capire il mondo che li circonda, dal locale al globale, significa incoraggiarli a prevenire rischi e comportamenti dannosi in modo autonomo, contrastando la disinformazione, e a diventare portavoce attivi del cambiamento.